Uno degli argomenti di attualità che coinvolge la geopolitica mondiale riguarda sicuramente il mercato dei chip e semiconduttori, ovvero coloro che vengono definiti il pezzo di tecnologia più prezioso al mondo.
Il motivo di questo valore? Il fatto che è proprio grazie a loro che i nostri smartphone, tablet, computer, le auto, i data center che alimentano internet e persino i rover su Marte sono in grado di funzionare. Per comprendere l’enormità di questo mercato, bisogna considerare che al mondo si vendono ogni anno più di 1000 miliardi di chip, circa 140 per ogni persona sulla terra.
Inoltre, la loro centralità la si è potuta notare maggiormente nel 2021, quando la carenza di chip e semiconduttori ha causato un crollo della produzione automobilistica mondiale del 26%. Insomma, di questa tecnologia non ne possiamo più fare a meno, tanto da creare scompiglio anche nei rapporti tra i vari stati mondiali e di cui potete trovare informazioni più dettagliate in questo articolo.
I chip per l’intelligenza artificiale in forte crescita
I chip non sono tutti uguali, ma racchiudono un enorme ecosistema variegato che si divide in base alla funzionalità per cui il chip è progettato. In particolare, una delle ultime ricerche di Gartner (l’azienda americana tra le più importanti del settore tecnologico che si occupa di consulenza strategica, ricerca di mercato e analisi nel campo della tecnologia dell’informazione) riporta come il mercato dei chip per l’intelligenza artificiale sia in forte espansione, tale da raggiungere i 53,4 milioni di dollari entro la fine dell’anno.
Parliamo di un incremento del 20,9% rispetto al 2022 e che prevede un ulteriore incremento del 25,6% entro il 2024. Una crescita esorbitante del mercato dei chip, specialmente per quel che riguarda i chip per l’intelligenza artificiale. Ma a cosa è dovuto un incremento tanto elevato e continuo?
La diffusione dell’intelligenza artificiale generativa
Negli ultimi mesi si è parlato davvero tanto di intelligenza artificiale generativa, in particolar modo grazie alla diffusione di strumenti come ChatGPT o Dall-E di proprietà dell’azienda OpenAI, per fare un esempio. Infatti, sempre più applicazioni sfruttano queste tecnologie per generare chatbot con cui conversare o per permettere agli utenti di far generare immagini attraverso l’intelligenza artificiale, semplicemente dando degli imput precisi di cosa vorrebbero.
A tal proposito, Alan Priestley, vice presidente e analista di Gartner ha affermato che “Gli sviluppi dell’IA generativa e il crescente utilizzo di un’ampia gamma di applicazioni basate sull’IA nei data center, nelle infrastrutture edge e nei dispositivi endpoint richiedono l’impiego di unità di elaborazione grafica (GPU) ad alte prestazioni e di dispositivi a semiconduttore ottimizzati. Questo sta spingendo la produzione e l’implementazione di chip IA“.
È per questo motivo che, secondo il report di Gartner, sempre più aziende di vari settori adotteranno sistemi che includono chip per l’intelligenza artificiale. Ancor più nello specifico, nel mercato dell’elettronica di consumo, gli analisti di Gartner stimano che entro la fine del 2023 il valore dei processori applicativi abilitati all’IA utilizzati nei dispositivi ammonterà a 1,2 miliardi di dollari, rispetto ai 558 milioni di dollari del 2022.
L’intelligenza artificiale trascina il mercato dei chip sempre più in alto, dimostrando come questa tecnologia diverrà sempre più comune e più utilizzata in tantissimi ambiti della nostra vita, da quella privata a quella lavorativa.
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