Adottare un approccio digitale

Molte aziende si sono rivolte alle nuove tecnologie per aumentare l’affidabilità e la disponibilità delle loro apparecchiature e allo stesso tempo cercano di tenere sotto controllo i costi di manutenzione. L’uso di strumenti digitali per gestire gli interventi di manutenzione mira a prevenire ed evitare guasti alle apparecchiature e ad aumentare la produttività del lavoro.

L’adozione di un approccio digitale nel settore della manutenzione può rappresentare un grande impulso per un’azienda e una ricerca McKinsey riporta che “le implementazioni digitali di manutenzione e affidabilità di maggior successo condividono tre caratteristiche comuni. In primo luogo, queste aziende adottano una visione olistica di questi nuovi strumenti, inserendo le tecnologie digitali in una visione chiaramente definita del futuro della funzione di manutenzione e affidabilità. In secondo luogo, si concentrano su due ambiti che si sono dimostrati veramente efficaci nelle applicazioni industriali pesanti: la manutenzione predittiva (PdM Predictive Maintenance) e la gestione digitale del lavoro (DWMDigital Work Management). Infine, sostengono l’uso degli strumenti digitali assicurandosi che siano presenti i fattori abilitanti necessari, tra cui flussi di lavoro ottimizzati, una solida infrastruttura di dati e le capacità del personale”.

Digital Work Management (DWM) – La gestione digitale del lavoro

Parlando di DWM, dobbiamo dire che comprende una vasta gamma di sistemi che migliorano il lavoro di manutenzione, come l’identificazione e la pianificazione del lavoro, la programmazione, la gestione dei materiali, la spedizione, l’esecuzione e la chiusura. Ma non è finita qui, perché sempre secondo la ricerca McKinsey, i sistemi DWM “forniscono un supporto all’esecuzione sul campo, con dispositivi mobili o sistemi di realtà aumentata che guidano il personale mentre porta a termine i propri compiti, raccogliendo dati dettagliati sulle condizioni degli asset e migliorando l’accuratezza e la velocità di chiusura degli ordini di lavoro e di pagamento degli appaltatori”.

La ricerca elenca alcuni dei vantaggi che i sistemi DWM possono apportare: aumento dell’efficienza della manodopera di manutenzione interna ed esterna, riduzione dei tempi di inattività programmata attraverso l’ottimizzazione degli arresti e delle interruzioni, opportunità di aggiornamento della manodopera di manutenzione, gestione più efficace degli approvvigionamenti e del capitale circolante grazie a una migliore visibilità delle scorte.

Predictive Maintenance (PdM) – La manutenzione predittiva

Se parliamo di capacità di gestire gli interventi di manutenzione, non possiamo tralasciare l’importanza di adottare una manutenzione predittiva (PdM). Secondo Techopedia, la PdM è “un approccio alla gestione degli asset che si basa sui dati operativi per determinare quando un asset fisico necessita di manutenzione. Un obiettivo importante della PdM è quello di ridurre al minimo i costi di manutenzione prevenendo i guasti alle apparecchiature prima che si verifichino”.

Grazie a questo tipo di approccio, molte aziende utilizzano, ad esempio, sensori sulle macchine che possono attivare allarmi in caso di anomalie. L’uso della tecnologia supporta le aziende in questo senso e dà un’enorme spinta per migliorare i livelli di qualità standard. In effetti, il PdM, come riporta Techopedia, porta diversi vantaggi quando viene utilizzato come strategia di manutenzione, perché “può ridurre al minimo i problemi di affidabilità o di qualità. Può aiutare a prevenire guasti costosi. Grazie alla manutenzione predittiva è possibile ridurre le scorte in magazzino”.

Una soluzione personalizzata per gestire gli interventi di manutenzione

In tal senso, While True aiuta le aziende che si occupano di gestire gli interventi di manutenzione creando una soluzione completamente dedicata che sfrutti i vantaggi delle più recenti tecnologie. Infatti, mediante la piattaforma TDox, vengono utilizzate:

  • La tecnologia low-code. Grazie ad essa è possibile creare in maniera semplice e veloce micro-app da utilizzare per raccogliere dati. Non servono competenze informatiche pregresse, perché grazie al low-code tutto avviene in maniera visuale e senza scrivere codice.
  • L’automazione dei processi. Tutto ciò che si può automatizzare viene reso tale attraverso integrazioni che liberano gli operatori da compiti ripetitivi e tediosi (trascrizione di documenti, invio di moduli ecc.) per permettergli di concentrarsi su altre attività più strategiche.
  • Il full cloud serverless. Niente server, niente archivio cartaceo, ma solo ed esclusivamente un SaaS (Software as a Service) che consente di non avere costi di manutenzione, ha scalabilità infinita e può essere personalizzato in tutto e per tutto, a seconda delle proprie esigenze.
  • Sviluppo in multi-esperienza. Le micro-app creabili sono accessibili da diversi dispositivi mobili, come smartphone, tablet o palmari. Questo permette di raccogliere informazioni direttamente sul campo.
  • Full offline. Possibilità di utilizzare la piattaforma ovunque ci si trovi, grazie al suo motore nativo offline che consente di raccogliere dati anche quando la connessione è scarsa o assente.
  • Integrazione mediante API. La piattaforma si integra con qualsiasi software già presente in azienda grazie alle API. In questo modo, non serve effettuare grandi stravolgimenti, ma si implementa in maniera facile e veloce una soluzione in grado di migliorare significativamente la modalità in cui vengono gestiti gli interventi di manutenzione.

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