La definizione di agilità d’impresa

Mentre la trasformazione digitale sta travolgendo tutte le tipologie d’azienda, soprattutto quelle che si sono sempre rifiutate di passare al digitale, c’è un’altra trasformazione che sta coinvolgendo le imprese legata a quella digitale: l’Agile Transformation Office (ATO). Quando parliamo di agilità d’impresa, o business agility, non intendiamo l’agilità come “capacità di muovere il corpo in modo rapido e semplice”, ma qualcosa di più.

Prendiamo la definizione del Cambridge Dictionary, secondo cui l’agilità d’impresa riguarda i “modi di pianificare e svolgere il lavoro in cui si comprende che apportare cambiamenti quando sono necessari è una parte importante del lavoro”. Pertanto, le aziende devono essere consapevoli di ciò che accade nell’ambiente economico e devono essere pronte ad affrontare i cambiamenti per rimanere competitive sul mercato. In effetti, la pandemia di Covid-19 ha fatto sì che le organizzazioni avessero bisogno di adattabilità, velocità ed efficienza, dal momento che le persone non potevano uscire, né andare al lavoro.

Di conseguenza, le aziende non agili e in difficoltà con la digitalizzazione hanno perso terreno e sono rimaste indietro. Al contrario, come riporta il World Economic Forum, “ci sono state molte aziende che sono state in grado di sfruttare la digitalizzazione e la trasformazione digitale per uscirne vincenti. Molti rivenditori al dettaglio sono stati in grado di aumentare la presenza online grazie all’aumento della domanda di e-commerce. Le palestre sono state in grado di lanciare corsi di fitness dal vivo per i loro membri attraverso le loro applicazioni e sui social media. Le piattaforme di ride sharing e di consegna sono state in grado di espandere i servizi ad altri settori, aiutandoli a spostarsi online”.

L’uso della tecnologia per diventare agili

In ogni caso, vogliamo esaminare più nello specifico il significato di agilità d’impresa, quindi prendiamo un’altra definizione data da McKinsey, multinazionale di consulenza strategica, che afferma che “l’agilità a livello aziendale significa spostare strategia, struttura, processi, persone e tecnologia verso un nuovo modello operativo. Tutto questo si ottiene ricostruendo un’organizzazione attorno a centinaia di team autogestiti e ad alte prestazioni (supportati da una struttura portante stabile) e cambiando la cultura organizzativa”.

Per questo motivo, l’adozione di nuove tecnologie e l’apertura alla digitalizzazione sono punti chiave per l’agilità d’impresa. Come è possibile? Attraverso l’uso di tecnologie low-code e processi di automazione, ad esempio.

Low-Code: una chiave per essere agili

Abbracciare la trasformazione digitale è il primo passo per essere agili, ma per essere digitalizzati è essenziale adottare strumenti e tecnologie che ci permettano di rispondere prontamente ai cambiamenti del mercato. Una di queste è sicuramente la tecnologia low-code. Grazie ad essa è possibile progettare applicazioni software aziendali senza utilizzare il codice, in modo da potersi concentrare sull’estetica delle app e sulle loro funzionalità piuttosto che sulla sintassi del codice.

È chiaro che attraverso il low-code chiunque possa creare app, sia sviluppatori professionisti che non, mettendo gli strumenti dell’innovazione di processo nelle mani delle persone più vicine alle problematiche reali. Infatti, creare app ed effettuarne la manutenzione richiede uno sforzo minimo, dovuto al poco codice da gestire, ma è anche più veloce poiché i tempi di sviluppo si riducono e la disponibilità delle app è più immediata.

Ovviamente, l’adozione di una tecnologia low-code permette a qualsiasi azienda di essere più agile, perché fornisce un notevole impulso al suo lavoro riducendo il tempo da dedicare alla risoluzione dei problemi e offrendo soluzioni più personalizzate in base ai cambiamenti del contesto economico.

L’automazione diventa necessaria per l’agilità d’impresa

Accanto a questo, troviamo l’automazione intelligente e l’importanza di automatizzare i processi per farli funzionare da soli. Gli usi dell’automazione intelligente sono illimitati e le loro soluzioni possono sia assistere direttamente le persone nello svolgimento di attività non routinarie, sia automatizzare completamente tali attività. È il caso dell’iperautomazione che, secondo la definizione di Gartner, è “la combinazione di più strumenti di apprendimento automatico, software pacchettizzati e automazione per svolgere il lavoro”. In pratica, l’atto di automatizzare tutto ciò che può essere automatizzato in un’azienda.

L’applicazione delle tecnologie di automazione porta vantaggi reali, come la fornitura di un servizio più rapido, poiché i tempi di elaborazione si riducono da giorni a minuti, ma aumenta anche la flessibilità e la scalabilità, dal momento che è possibile operare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e scalare in base alla domanda. Inoltre, l’efficienza e l’accuratezza sono migliorate, dato che i robot non si stancano e non devono fermarsi per una pausa, in modo da poter continuare a lavorare ed evitare gli errori umani che potrebbero verificarsi, ad esempio, a causa di una mancanza di concentrazione dovuta alla stanchezza.

La combinazione di questi due elementi, ovvero low-code e automazione intelligente, può aiutare un’azienda a trovare l’agilità d’impresa di cui ha bisogno, perché facilitano i processi aziendali e danno all’azienda la capacità di essere adattabile a ogni cambiamento del mercato.

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